Andy Warhol e le serigrafie di Marilyn Monroe, il volto-icona della società americana
Scultore, pittore e anche attore, Andy Warhol ha prodotto opere che sono diventate delle vere e proprie icone. Margini netti e colori vivaci sono i tratti distintivi delle sue creazioni, rigorosamente ispirate alla cartellonistica pubblicitaria. Il genio di Pittsburgh ha raccontato l’America del boom economico e, attraverso il suo sguardo, si è imposto come massima espressione dell’arte intesa come bene di massa. Chi lo desidera ha la possibilità di aggiudicarsi all’asta sei serigrafie di Marilyn Monroe, attrice simbolo della femminilità, e, al tempo stesso, sostenere la raccolta fondi promossa da Two Wheels for Life, ente benefico che ha l’obiettivo di permettere all’assistenza sanitaria di raggiungere più facilmente le comunità rurali dell’Africa.
Il genio della Pop Art
Andy Warhol è considerato il padre della Pop Art e uno degli artisti più importanti e influenti del XX secolo. Conseguita la laurea in grafica pubblicitaria, si trasferisce in America per lavorare come illustratore pubblicitario e dedicarsi a progetti creativi che non tardano a farsi notare dalla critica. Le prime opere di Warhol furono immagini tratte dalla cultura di massa americana, a sostegno del concetto secondo cui l’arte è un bene da consumare, proprio come tutti i prodotti commerciali simbolo di quel tempo.
Con le sue creazioni Warhol vuole raccontare la società americana e la sua natura consumistica, senza giudicare. Adotta uno sguardo esterno e distaccato e sceglie come soggetti delle sue opere prodotti commerciali, personaggi dei fumetti e star del cinema. Il genio di Warhol non si ferma alla pittura: è stato un’artista a tutto tondo! Nel campo della settima arte, il padre della Pop Art ha dato vita ad opere sensazionali che raccontavano di prostituzione, droga e omosessualità. Si è occupato anche di editoria e giornalismo, affacciandosi al mondo della musica e della televisione.
Il lavoro serigrafico per un mondo a colori
Le opere di Andy Warhol sono realizzate con la tecnica della serigrafia e i tratti distintivi dei suoi progetti creativi sono la serialità e la ripetizione. Nata in Oriente in tempi molto antichi, la serigrafia è una tecnica di stampa che si è diffusa negli Stati Uniti all’inizio del XX secolo e che, grazie a Warhol, è diventata massima espressione della Pop Art. Molto apprezzata per la possibilità di variare l’immagine con l’utilizzo di colori differenti o l’aggiunta di pittura alla stampa, la serigrafia ha segnato la produzione dell’artista sin dagli anni ‘50.
I lavori serigrafici di Warhol hanno raggiunto la massima notorietà intorno agli anni ‘60, quando l’artista decise di esporre al pubblico le opere che ritraevano la zuppa Campbell, le bottiglie di Coca-Cola e le repliche in legno delle scatole per sapone Brillo. Si trattava di immagini di oggetti di consumo banali ripetute più volte. Questa scelta era voluta dall’artista allo scopo di ridurre le immagini ad icone disumanizzate che riflettevano sia il vuoto della cultura americana che il distacco emotivo dell’artista rispetto alla sua arte.
La ripetitività della serigrafia, infatti, è apprezzata da Warhol perché permette di rinunciare alle tracce artigianali e andare oltre il concetto di unicità dell’opera. L’arte è un bene da consumare e non per forza deve ricondurre alla mano dell’artista. Questa è stata l’intuizione geniale di Warhol che ha contribuito a rivoluzionare il mondo delle arti visive, permettendogli di distinguere le sue opere dalle produzioni tradizionali.
La figura di Marilyn Monroe
Verso la fine degli anni ‘60, Warhol diede vita alla sua opera più famosa. Nel 1967, realizzò dieci serigrafie su carta raffiguranti il volto di Marilyn Monroe, nota diva americana dell’epoca che l’artista riuscì a rendere immortale. Il suo volto diventò un’icona di massa. Queste serigrafie entrarono a far parte di una collezione più ampia di immagini di personaggi famosi dell’epoca, tra cui Mao Tse-Tung e Che Guevara.
Colori vivaci, ripetizione e stile pubblicitario sono i tratti distintivi delle serigrafie di Marilyn. Warhol riuscì a rappresentare l’attrice restituendole l’immagine di una donna sensuale, irraggiungibile ed estremamente ambita dalla società. Andy non ha disegnato o dipinto il suo volto, ma ha ripescato uno scatto già esistente. Questo perché il suo obiettivo era ritrarre un volto facilmente riconoscibile e donargli nuova vita.
Marilyn Monroe viene trasformata, così, in un prodotto mediatico. Come i barattoli delle zuppe Campbell, anche il volto della diva americana diventa l’icona di un desiderio di massa. La riproduzione della stessa immagine in colori diversi all’interno della stessa installazione è stata pensata per sottolineare un continuo e rinnovato desiderio di possesso. Chi è un appassionato di Pop Art ha la possibilità di aggiudicarsi all’asta sei serigrafie di Marilyn Monroe realizzate da Andy Warhol appartenenti alla stessa serie (FS 14) e, allo stesso tempo, sostenere la causa benefica promossa da Two Wheels for Life.